Dal 1° aprile 2013 è entrata in vigore una nuova normativa relativa alla quantità di nichel permesso in oreficeria e bigiotteria.
La norma UNI EN1811/2011, sostituisce quella del 2008, relativa al quantitativo massimo di nichel presente negli oggetti metallici utilizzati nelle parti perforate del corpo o che rimangano in contatto diretto e prolungato con la pelle.
Il provvedimento è stato necessario per allinearsi con le direttive del REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals) agenzia della Comunità Europea che regola l’utilizzo di sostanze chimiche, per ridurne l’impatto nocivo sia sull’ambiente che sull’uomo, tutelando comunque la forza e la capacità produttiva delle industrie chimiche in Europa.
Dal 1° Aprile 2013, la quantità di nichel utilizzato in tutti gli oggetti metallici progettati per il contatto con le parti perforate del corpo umano, come orecchini, pearcing e similari, dovrà avere un tasso di cessione, detto anche limite di migrazione, inferiore a 0,2 μg/cm2/settimana. Leggermente superiore il limite per gli articoli adibiti al contatto diretto e prolungato con la pelle, come orologi,collane, bottoni, occhiali, ecc. che dovrà essere inferiore a 0,5 μg/cm2/settimana.
La nuova norma, prevedere dei cambiamenti nella composizione del bagno di sudore sintetico che simula la cessione di Nichel da parte degli oggetti di oreficeria o bigiotteria che vengono a contatto con la pelle, determinando i limiti di tolleranza di rilascio. Per approfondire: nichel produttori oreficeria e bigiotteria.
Questa quindi non ne esclude l’utilizzo, ne regola solamente la quantità, per cui non eliminerà la possibilità di allergie da nichel su soggetti ipersensibili, ma ne regola con maggior precisione la quantità di rilascio in tutti gli oggetti di oreficeria e bigiotteria. Gli oggetti che supereranno i limiti normativi, non potranno essere messi in commercio, questo riguarda anche gli oggetti prodotti prima della normativa e giacenti sia nei magazzini dei produttori che dei commercianti. Il principale responsabile del rispetto della norma è l’azienda produttrice, sarà compito loro informare i commercianti ed eventualmente ritirare la merce fuori norma. Eventualmente se la casa produttrice non dovesse ritirare i pezzi non più commerciabili, di collezioni vecchie, i commercianti potranno scegliere di vendere gli oggetti di valore con alto contenuto di nichel o ad alcune fonderie o più facilmente ad un negozio compro oro o banco metalli, in questo modo potranno recuperare una parte d’investimento iniziale e il metallo verrà fuso, ed adeguato alle nuove leghe per produrre nuovi gioielli.
La CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), come membro della Consulta Nazionale Produttori Orafi Argentieri e Gioiellieri, sta cercando tutte le possibili soluzioni per ottenere una soluzione imminente, per individuare le adeguate modifiche per la preparazione di nuove leghe che siano conformi al nuovo standard.
La nuova norma dà un po’ di sollievo a tutte quelle persone allergiche al nichel o intolleranti, i canoni attuali permetteranno a chi ha una lieve intolleranza l’uso di gioielli e accessori metallici, che potranno essere indossati quotidianamente, per un tempo limitato. Un piccolo passo avanti della tecnologia, che aumenta la speranza nei soggetti allergici verso la produzione imminente di una nuova lega più sicura e che permetta di acquistare ed indossare liberamente prodotti di gioielleria molto presto.