La fusione dei metalli preziosi
La tecnica di fusione dei metalli preziosi esiste dai tempi antichissimi rivelandosi utilissima per la manifattura dei gioielli, ma anche di oggetti più massicci. Ogni metallo ha il suo punto di fusione. Quello dell’oro si raggiunge alla temperatura di 1.064° ed avviene dentro crogiuoli di materiale refrattario in specifici forni a gas. L’oro fuso viene colato in appositi stampi, sagomati precedentemente con matrici di cera (procedimento a cera persa). Oggi, per la realizzazione di piccoli oggetti, viene utilizzato un cannello che emette gas particolarmente energetico, prodotto dalla combustione di una miscela di acetilene e ossigeno. In questo caso l’operazione di fusione si effettua su una piastra refrattaria. Una volta liquefatto, l’oro può essere separato dagli altri metalli ai quali era legato originariamente. La purificazione è necessaria per alcune applicazioni come quelle in odontoiatria, mentre l’associazione con altri materiali si rende necessaria per dare maggiore resistenza agli oggetti. Anche i gioielli […]