La pianificazione finanziaria, pur essendo strettamente legata al profilo personale dell’ investitore, deve tener conto di alcuni fattori fondamentali di grande aiuto per il risparmiatore che, in questo modo, avrà la possibilità di scegliere, in maniera attenta ed oculata, come diversificare il proprio portafoglio.
Si tratta, cioè, di analizzare, alcuni aspetti come il tempo (breve, medio o lungo termine) la disponibilità economica, la propensione al rischio e le aspettative, che giocano un ruolo chiave per individuare l’investimento più ad hoc, capace di garantire un buon profitto.
In un periodo di congiuntura economica sfavorevole come quello che stiamo vivendo, molti esperti consigliano, vista la grande incertezza dei mercati, di non puntare su un “unico prodotto” ma di distribuire il proprio patrimonio, in maniera che l’andamento non ottimale di uno può essere compensato dalla performance migliore di un altro.
Oggi il trend finanziario è orientato verso forme d’investimento sufficientemente redditizie ma sopratutto sicure, non eccessivamente esposte agli effetti negativi dell”inflazione e quindi poco volatili.
Ecco perché gli italiani, che in passato sono stati attratti dal fascino delle speculazioni ad alto rischio e dal miraggio di facili guadagni, in questo periodo preferiscono investire nell’oro, intramontabile bene di rifugio.
Acquistare oro fisico o cartaceo è un investimento alternativo rispetto alle tradizionali formule presenti negli asset allocation (azioni, obbligazioni, liquidità, mobili e immobili) verso le quali la fiducia dei risparmiatori è ai minimi storici.
A questo punto bisogna fare una netta distinzione tra oro fisico e finanziario: sia nell’uno che nell’altro caso si consiglia di non cedere alla tentazione del “fai date” ma di avvalersi sempre di professionisti esperti del settore.
E’ possibile rivolgersi ad un “consulente finanziario“, generalmente presente in tutti gli istituti di credito, prestando particolare attenzione alle condizioni economiche e alle commissioni bancarie, non sempre convenienti.
C’è poi l’opportunità di recarsi presso un “banco metalli“, magari visitandone più di uno per fare una comparazione tra i diversi oro point che forniscono servizi di questo tipo, oppure scegliere un “sito on line” dove bastano pochi clik per ricevere un contratto via mail con tutte le modalità di vendita o di acquisto.
In questo caso c’è sicuramente un abbattimento dei costi: l’importante è preferire sempre quelli specializzati che operano da più tempo, per conto di grandi gruppi come OroElite S.p.a, che offrono quotazioni oneste.
L’investimento in oro fisico riguarda l’acquisizione di lingotti e monete d’oro, la cui purezza arriva anche al 99,9% e, in minor misura, di oggetti preziosi di ottima fattura.
Per quanto riguarda i lingotti occorre verificare che siano punzonati, provvisti di un numero seriale e di un relativo certificato di autenticità e di origine che, in caso di disinvestimento, il possessore potrà girare ad un altro acquirente.
Si può decidere di custodire i lingotti personalmente ma, considerato il loro valore, è preferibile lasciarli in giacenza dagli stessi rivenditori, che ne garantiranno l’integrità e la custodia.
Oltre ai “Good delivery” – lingotti difficilmente accessibili ai piccoli e medi investitori, fiore all’occhiello del mercato londinese, si consigliano transazioni su altri mercati di riferimento come New York o Zurigo dove è possibile acquistare anche lingottini da 5,10,20, o 50 grammi aggiungendo al valore della quotazione del giorno, un premio dell’8% per le piccole quantità e del 4% per le grandi quantità.
Tuttavia, molti investitori oggi preferiscono acquistare monete al posto dei lingotti perché risparmiano sulle spese di assicurazione e di giacenza e, in caso di bisogno di liquidità, riescono a rivendere molto più velocemente.
Anche in questo caso, invece di acquistare un unico tipo di moneta, sarebbe più saggio strizzare l’occhio alle quotazioni del momento e diversificare l’investimento, tenendo conto che le più richieste sono le Kruggerand sudafricane, le Mapple Leaf canadesi, le Nugget australiane, le Double Eagle e i 50 pesos messicani.
Per quanto riguarda l’oro finanziario, si tratta di certificati e contratti che seguono l’andamento dei mercati e quindi il loro rendimento può essere piuttosto altalenante.
Gli acquirenti interessati possono aprire un “conto oro” acquistando diversi titoli. I più comuni sono gli Etf (Exchange-trade fund) fondi comuni sull’oro molto scambiati in borsa, o i Futurers sull’oro, contratti finanziari che prevedono versamenti costanti a scadenza fissa, più rischiosi e meno performanti degli Etf.
Più innovativi ma non disponibili in tutte le banche sono i “Pac in oro”, un vero e proprio un programma di accumulo spalmato nel tempo, che garantisce un buon rendimento sopratutto a medio e lungo termine.
La gamma di proposte e di offerte è davvero ampia ma, trattandosi di scelte molto delicate, è bene avere le idee chiare e non farsi prendersi dalla fretta perché non esiste l’investimento perfetto, ma solo possibili opportunità che vanno colte al momento giusto.