Investire in metalli preziosi, ed in particolare in oro fisico, è ancora oggi un affare che attira milioni di investitori, anche di piccole dimensioni.
La permanente fortuna di questo mercato dipende essenzialmente dalle sue caratteristiche e dal fatto che esso mostra storicamente delle quotazioni costanti e delle fasi cicliche facilmente individuabili che permettono di investirvi con ottime possibilità di guadagno anche i periodi storici come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una diffusa crisi economico – finanziaria.
Il prezzo dell’oro viene stabilito dai mercati, sui quali viene scambiato fuori Borsa, mediante le trattative che intervengono direttamente tra venditore e acquirente, senza l’intervento necessario di intermediari autorizzati.
Monitorare costantemente, anche grazie agli strumenti oggi forniti dal web, l’andamento dei mercati è quindi fondamentale per chiunque intenda investire in oro e debba individuare il momento ideale per vendere o acquistare.
E’ tuttavia necessario tener sempre presenti alcuni elementi, che caratterizzano l’andamento delle quotazioni del biondo metallo rispetto a quello dei titoli e degli strumenti finanziari.
Contrariamente a quanto avviene per il NASDAQ o il NYSE, il mercato dei metalli preziosi non presenta un vero e proprio prezzo di chiusura cui riferire le transazioni, in quanto esso si svolge a ritmo continuo, praticamente 24 ore su 24.
Al fine di individuare una quotazione di riferimento, sulla quale calcolare lo spread applicabile, gli operatori del settore prendono quindi a riferimento altri indici, il più rilevante dei quali è il cosiddetto prezzo fixing.
A partire dal 1919, la Borsa di Londra ha assunto il compito di calmierare il mercato dell’oro e interviene due volte al giorno, alle 10.30 e alle 15, emettendo un prezzo, definito appunto fixing, che rappresenta una misura precisa del rapporto tra domanda e offerta e che può essere modificato al fine di trovare un bilanciamento tra acquirenti e venditori.
Oltre al fixing, vengono poi presi in considerazione i dati elaborati da alcune banche dati accreditate, che valutano il corso delle quotazioni in un dato periodo e ne fotografano il corso di chiusura.
Ad influenzare notevolmente il prezzo dell’oro e degli altri metalli preziosi intervengono infine anche alcuni soggetti del mercato, ovvero i grandi intermediari quali le Banche o i Banco Metalli, che movimentando grandi quantità di preziosi, ne influenzano domanda e offerta.
Tra i più noti vi sono Kitcho e Buillon Vault, considerati ormai veri e propri attori del mercato, tanto che la loro denominazione sociale viene spesso utilizzata per indicare il prezzo di riferimento dell’oro (si parla quindi, ad esempio, di prezzo Kitcho).
La quotazione dell’oro, così determinata, riguarda esclusivamente l’oro puro, ovvero l’oro 24Kt, ma è utilizzata quale riferimento per il calcolo dello spread, anche dai rivenditori di gioielli e da coloro che si occupano di preziosi usati, primi fra tutti i compro oro.
Il valore degli oggetti in oro o argento usati, o meglio lavorati, viene infatti stabilito sulla base della percentuale di metallo nobile puro contenuto nella lega utilizzata per la loro forgiatura, indicata dalla caratura o titolatura.
Il profittevole andamento del mercato di oro e argento rappresenta quindi una buona opportunità anche per i piccoli risparmiatori e le persone comuni che vogliano conseguire un guadagno extra vendendo il proprio oro usato o divenire proprietari di monili di gran pregio.
I primi possono approfittare della massima valutazione dell’oro vendendo gioielli ormai inutilizzati a prezzi molto allettanti.
I secondi possono oggi godere dell’estensione del mercato dell’usato e del servizio di ricondizionamento di oggetti preziosi offerto dai compro oro.
Non tutti sanno, infatti, che i gioielli acquistati dai privati non sono destinati irrimediabilmente alla fusione.Nella maggio parte dei casi essi sono sottoposti ad un processo di recupero ad opera di artigiani orafi, che li riporta alle loro condizioni originarie: vengono eliminate le tracce del trascorrere del tempo, cancellati i segni riferibili ai precedenti proprietari e si provvede alla riparazione di eventuali piccoli difetti, nonché ad una lucidatura e pulizia approfondite.
I gioielli ricondizionati, che quanto a bellezza e valore intrinseco sono pari al nuovo, sono poi rimessi in vendita a prezzi molto interessanti, con sconti sul prezzo di listino che sfiorano anche il 70%.